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PRODUZIONI

"PENSAMENTU", in lingua sarda significa Pensiero.
Un Pensiero che può durare pochi secondi e diventare Emozione, un Pensiero che può essere duraturo nel tempo e diventare Stato d'Animo.

A volte il nostro Pensamentu rimane represso nel nostro inconscio e si manifesta sotto altre forme come ansia, paura, odio, insicurezza, alienazione.


Si crea un ostacolo, una barriera.
Si crea un blocco, che ci impedisce di essere noi stessi e di scegliere in maniera libera, influenzando la nostra quotidianità senza rendersene conto.

Ma arriva un momento in cui l'esigenza di superare i nostri blocchi diventa fondamentale per liberarci dagli schemi che ci siamo costruiti e raggiungere gli obiettivi prefissati, sfruttando a pieno l'energia e la forza della nostra mente.


Una maggior coscienza dei propri errori e limiti porta ad una maggior consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità.

Creazione 2024 | durata 50 min

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FACES

Creazione 2022 | durata 40min

“FACES” è la storia di ogni donna e uomo che sceglie di mettere in discussione la propria esistenza.

Lo spettacolo si sviluppa su tre differenti quadri, in un viaggio dinamico che percorre il pensiero pirandelliano più completo della sua ultima  opera  “Uno, nessuno e centomila”.

Un viaggio che parte dallo sguardo altrui rivolto su noi stessi, che nel corso dello spettacolo scatena la distruzione di tutte le forme esteriori nonché interiori dell'Io, tale da renderlo estraneo persino alla sua immagine riflessa allo specchio.

I ballerini, attraverso la danza, ci pongono di fronte ad un’attenta riflessione sulla diversa visione che ognuno ha di se stesso e l’idea che invece hanno gli altri di noi.

“Uno” rappresenta l’immagine che ognuno ha di se stesso, ma l’individuo agli occhi degli altri uomini è “centomila” diverse personalità; l’esistenza stessa quindi si sbiadisce fino quasi a scomparire, precipitando fino alla frammentazione della propria identità per diventare “nessuno”.

La consapevolezza, quasi una condanna, del vivere un'esistenza di infinite personalità, attribuite da altri e rese visibili da noi stessi, diviene un ballo di maschere indefinite e mutevoli, contrapposte tra realtà e falsità.

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